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“Mysterium iniquitatis“, il cinema riflette sul Male. Per trovare la luce

“Questo grande male, da dove viene? Come ha fatto a contaminare il mondo? Da quale seme, da quale radice si è sviluppato? Chi è l’artefice di tutto questo? Chi ci sta uccidendo?”. A queste domande, tratte dal film “La sottile linea rossa“ di Terrence Malick, prova a rispondere “Mysterium iniquitatis-Dalle tenebre alla luce“, la nuova, coraggiosa rassegna cinematografica di Medicinema, l’associazione diretta dal regista Alberto Di Giglio. Un momento di riflessione dal punto di vista biblico e teologico su un tema delicatissimo quale la presenza del demonio nella vita dell’uomo. Un tema trattato ampiamente nel cinema. In programma, nella sala vetrata dei cosiddetti Voltoni, nove film, da lunedì 25 aprile al 2 maggio, ma ieri, nella bella Sala dell’Episcopio presso il Palazzo vescovile, il pubblico ha potuto godere di una ricca anteprima, di suggestioni provenienti dalle Scritture, dalle musiche e, soprattutto, dalle riflessioni di un biblista e teologo, Monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia che si è soffermato sugli aspetti teologici e dottrinali del Diavolo nella Bibbia. A chiudere il pomeriggio il primo evento filmico, ’Vojtassak. I giorni dei barbari’, omaggio di Alberto Di Giglio e Luigi Boneschi ad un vescovo slovacco precipitato in uno dei momenti più demoniaci della storia, quello delle carceri staliniane, film già presentato in Vaticano e alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Dopo il film di Malick co sarà ’Requiem’ di Schmid, poi “L’avvocato del diavolo“, “Il rito” di Hafstrom, “L’esorcista“ di Friedkin, “Faust”, “Il signor diavolo“ di Pupi Avati per chiudere con “La vita nascosta“, la storia di un obiettore di coscienza che si rifiuta di combattere per il Terzo Reich, messaggio di speranza. Ad introdurre i film anche due esorcisti di fama, Don Vladimiro Bogoni e Padre Carmine De Filippis, e psichiatri come Tonino Cantelmi. Chiuderà la rassegna il poeta Davide Rondoni con la sua personale lettura e traduzione dei Fiori del Male di Baudelaire.

Susi Felceti

Fonte: https://www.lanazione.it/umbria/cronaca/mysterium-iniquitatis-il-cinema-riflette-sul-male-per-trovare-la-luce-1.7592198

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