L’abisso del male interiore. La normalità apparente. I segnali sottovalutati o non colti. La ferocia del massacro che contrasta con la semplicità dell’autogiustificazione del 17enne che ha ucciso a coltellate il fratello di 12 anni e poi entrambi i genitori e durante l’interrogatorio ha detto di avere un disagio che lo portava a voler essere “libero da tutto”, anche dalla famiglia, come in una sorta di “emancipazione”. Di vicenda “incomprensibile” parla anche Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, presidente dell’Istituto di terapia cognitivo-interpersonale e professore associato presso l’Istituto di Psicologia dell’Università Gregoriana di Roma. Il suo ultimo libro, scritto insieme a Daniele Mugnaini e in libreria dal 19 settembre, s’intitola “Non mi capisci! Manuale per adolescenti inquieti e genitori disorientat”. Perché tale vicenda ci spaventa e ci inquieta così tanto? Perché è incomprensibile– spiega Tonino Cantelmi a Famiglia Cristiana – non riusciamo a collegare un comportamento così crudele con un disagio evidente o una motivazione rabbiosa. Leggi tutta l’intervista.