Profughi con figli autistici,’qui chi ci aiuta?’

Profughi con figli autistici,’qui chi ci aiuta?’

Fonte: www.americaoggi.us. Mentre semina morte e distruzione, la guerra spezza routine. Tra i milioni di persone costrette alla fuga ce ne sono migliaia a cui questo cambiamento forzato, inatteso e repentino crea più problemi: bambini ma anche adulti con disturbi dello spettro autistico, per i quali le abitudini, i luoghi e i volti familiari sono essenziali per tenere a bada ansia e stress. Le loro famiglie devono trovare il modo di spiegargli perché sono andate via, perché padri e fratelli non sono con loro; non sanno come trovare supporto nelle città che le accolgono, se ci sono servizi per l’autismo e terapisti che parlano ucraino.”Chi ha una disabilità cognitiva vive davvero una doppia guerra”, è l’allarme dello psichiatra e psicoterapeuta Tonino Cantelmi, che ha lanciato un appello per il “duplice dramma che stanno vivendo bambini, adolescenti e anche adulti con autismo e disabilità cognitiva. Guarda anche il video del TG psicologia dell’agenzia DIRE

“Mysterium iniquitatis“, il cinema riflette sul Male. Per trovare la luce

“Mysterium iniquitatis“, il cinema riflette sul Male. Per trovare la luce

“Questo grande male, da dove viene? Come ha fatto a contaminare il mondo? Da quale seme, da quale radice si è sviluppato? Chi è l’artefice di tutto questo? Chi ci sta uccidendo?”. A queste domande, tratte dal film “La sottile linea rossa“ di Terrence Malick, prova a rispondere “Mysterium iniquitatis-Dalle tenebre alla luce“, la nuova, coraggiosa rassegna cinematografica di Medicinema, l’associazione diretta dal regista Alberto Di Giglio. In programma, nella sala vetrata dei cosiddetti Voltoni, nove film, da lunedì 25 aprile al 2 maggio. Fonte La Nazione Umbria

I silenzi dei piccoli. Lo psicoterapeuta: “Reazione normale”

I silenzi dei piccoli. Lo psicoterapeuta: “Reazione normale”

Fonte: la voce del 15/04/2022 – Chiusi nelle loro nuove stanze in cui niente è familiare, i ragazzi fuggiti dall’Ucraina alzano un muro di silenzio tra loro e le famiglie che li ospitano. “Un adolescente in crisi si chiude. Deve elaborare. Questo va rispettato e non drammatizzato. L’unico modo che hanno gli adulti per aiutarlo è favorendo l’incontro con altri adolescenti”, spiega lo psicoterapeuta e psichiatra Tonino Cantelmi.